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Gassificazione

È quel processo che prevede di inserire il rifiuto o la biomassa in una camera di reazione in carenza di ossigeno (30% rispetto all’atmosfera esterna) ad alta temperatura (min 600 max 1100 celsius) e di trasformare tale materia da solida in gassosa evitando il passaggio per lo stato di fiamma; il risultato è la produzione di un Syngas (gas di sintesi per l’appunto) che, nel caso sia il risultato della gassificazione di biomassa legnosa, può essere utilizzato per far funzionare motori endotermici ciclo otto a gas. Se invece il Syngas è prodotto dalla gassificazione del rifiuto solido urbano, a causa della grande variabilità del rifiuto stesso, potrà essere sfruttato esclusivamente per la sua altissima temperatura in una serpentina parallela ad un’altra all’interno della quale circola acqua o in alternativa olio diatermico per far funzionare una turbina. In entrambe i casi il risultato finale è la produzione di energia con impatto ambientale molto limitato (70% in meno) rispetto alla combustione diretta utilizzata per i più tradizionali ed obsoleti inceneritori proprio per il già citato fenomeno dell’assenza di fiamma.